Le due Camere si erano già accordate su una serie di misure per lottare contro la pornografia illegale, in particolare le norme relative alla pedopornografia. I fornitori di servizi non dovranno più semplicemente bloccare l'accesso dei loro clienti ai siti internet con contenuti di questo tipo.
L'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), fedpol e le autorità cantonali competenti dovranno intervenire per rimuovere rapidamente e su scala internazionale il contenuto pornografico illecito. Per farlo, potranno avvalersi di organismi di allerta gestiti da terzi e da autorità straniere.
In un primo tempo, la Camera del popolo non aveva voluto obbligare i fornitori a segnalare i casi sospetti a fedpol. Secondo vari parlamentari, una disposizione di questo tipo avrebbe portato i fornitori a dover giocare al poliziotto. Stando alla consigliera federale Simonetta Sommaruga, in alcuni casi si correva il rischio che molte persone fossero ingiustamente segnalate.
Per il Consiglio degli Stati, invece, si tratta di un tema cardine della legge. Per questo motivo, è stata formulata una nuova disposizione: in futuro i fornitori dovranno segnalare tutti i casi sospetti, anche quelli che scoprono per caso nel quadro delle loro attività o che terze persone hanno portato alla loro conoscenza per iscritto.
Pur dicendosi d'accordo, la settimana scorsa il Nazionale aveva fatto una nuova proposta, esigendo una formulazione più precisa dei casi sospetti, con riferimento all'articolo sulla pedopornografia nel Codice penale svizzero. Oggi anche gli Stati si sono allineati al Nazionale anche su quest'ultimo punto.
Roaming
La revisione della legge sulle telecomunicazioni concerne una serie eteroclita di ambiti, quali per esempio il roaming, le chiamate pubblicitarie intempestive e il replay.
Per quanto riguarda le tariffe di roaming eccessivamente elevate, il Consiglio federale potrà intervenire se necessario. Potrebbe per esempio fissare dei prezzi limite sulla base di accordi internazionali. I fornitori svizzeri potrebbero anche essere tenuti a consentire ai loro clienti di ricorrere alle prestazioni di operatori terzi all'estero.
Potrebbero inoltre essere obbligati a proporre offerte raggruppate con roaming illimitato nonché opzioni a prezzo ridotto. Un'altra possibilità sarebbe di limitare gli operatori a fatturare le chiamate al secondo e il consumo di dati per 10 kilobyte.
Chiamate intempestive
Misure sono pure previste per lottare contro le chiamate telefoniche pubblicitarie intempestive. I fornitori dovranno proporre ai loro clienti una selezione delle telefonate entranti. Il numero dei venditori che chiamano dovrà apparire sullo schermo. Le persone non iscritte sull'annuario telefonico saranno considerate alla stessa stregua di chi non auspica ricevere la pubblicità. Il Parlamento ha inoltre rafforzato la legislazione includendo i call center situati all'estero.
La revisione della legge è stata pure l'occasione per affrontare la questione della televisione in differita. Il Parlamento ha deciso che i programmi potranno essere modificati soltanto con il consenso dei diffusori. Anche i problemi principali legati alla funzione "replay" avrebbero dovuto essere trattati nella revisione della legge. Il Parlamento ha tuttavia deciso di rinunciare a limitare lo zapping pubblicitario in questo ambito.