(ats) Rimangono ancora divergenze tra le due camere in merito alla revisione della Legge sugli agenti terapeutici. Dopo essersi espressi contro l'obbligo di tenere un registro, oggi i "senatori" hanno anche bocciato - tacitamente - il compromesso proposto dal Nazionale.

La creazione di un registro degli interessi dei medici era stata introdotta dalla Camera del popolo. Vista l'opposizione degli Stati dei cantoni, la settimana scorsa il Consiglio nazionale aveva proposto di limitare la trasparenza ai prodotti ad alto rischio e di rinunciare al registro. Fornitori di servizi e acquirenti avrebbero tuttavia dovuto informare adeguatamente i clienti.

Oggi però i "senatori" hanno bocciato anche questa possibilità: tale disposizione è inutile e durante lo scandalo delle protesi al seno difettose non avrebbe permesso di contenere il problema, ha spiegato il relatore commissionale Didier Berberat (PS/NE). I termini utilizzati, come l'aggettivo "importante", sono inoltre poco chiari. L'oggetto torna pertanto al Consiglio nazionale.

Le due Camere hanno già approvato i punti centrali della revisione, che mira ad adeguare la legge alle disposizioni europee, rafforzando la protezione dei pazienti e garantendo l'accesso delle aziende elvetiche al mercato comune. In Svizzera sono infatti attive nel settore circa 1'350 imprese, per quasi 54'500 impieghi. Quasi la metà delle loro esportazioni, per un valore di circa 11,5 miliardi di franchi, è destinata all'UE.