(ats) Le persone più fortunate non potranno più beneficiare di prestazioni complementari (PC) all'AVS e all'AI. Dopo il Consiglio degli Stati, anche il Nazionale ha accolto oggi con 114 voti a favore e 44 astenuti (dai ranghi rosso-verdi) tutte le proposte della Conferenza di conciliazione. Il progetto è così pronto per le votazioni finali.

Ieri i "senatori" avevano ceduto su uno dei punti più controversi della riforma delle PC, ovvero l'introduzione di un limite per aver diritto alle prestazioni complementari. Le persone che dispongono di un patrimonio di almeno 100'000 franchi non dovrebbero infatti più riceverle. L'importo passerà a 200'000 franchi per le coppie.

Franchigie

Tra gli altri punti più dibattuti figuravano le franchigie sulla sostanza: la Conferenza di conciliazione ha accolto il parere degli Stati e ha deciso di ridurre la franchigia a 30'000 per le persone sole e a 50'000 per le coppie. In un primo tempo, il Nazionale avrebbe voluto una soglia ancor più bassa, rispettivamente 25'000 e 40'000 franchi.

La soluzione dei "senatori" si è imposta in un altro punto: dopo il decesso del beneficiario di PC, le prestazioni ottenute dovrebbero essere restituite allo Stato per la parte della successione che supera un importo di 40'000 franchi. Come voleva il Nazionale, le prestazioni complementari potrebbero invece essere versate direttamente alle case di cura e agli ospedali per le tasse giornaliere.

453 milioni di economie

Stando al modello proposto dalla Conferenza di conciliazione, la riforma consentirà di risparmiare 453 milioni di franchi. La prima versione difesa dagli Stati prevedeva economie per 427 milioni, mentre da quella uscita dal Nazionale ne risultavano 463 milioni.

Si tratta di un compromesso equilibrato e questa versione conviene al Consiglio federale, ha rilevato il ministro dell'interno Alain Berset, secondo cui il livello delle prestazioni è globalmente mantenuto e i risparmi realizzati sono accettabili.

Un anno fa, associazioni di anziani, disabili, lavoratori, donne e inquilini hanno costituito un'alleanza per opporsi alla riforma. Ma visto che la revisione risponde a talune delle loro attese, in particolare l'idea di rivalorizzare l'aiuto per gli alloggi (le persone interessate riceveranno tra i 14'520 franchi e i 16'440 a seconda della regione, invece degli attuali 13'200 franchi), esse dovrebbero rinunciare al referendum.