(ats) Il Consiglio nazionale ha dato i suo benestare oggi a larga maggioranza alla ratifica della Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale per la società e alla Convenzione dell'UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo.

La prima, detta anche Convenzione di Faro, vuole fare in modo che il patrimonio culturale vada a beneficio di tutte le fasce della popolazione. Oggi, specie a causa terrorismo, moti siti sono minacciati o, peggio, distrutti, come avvenuto in Siria a Palmira, ha affermato Jacques-André Maire (PS/NE). L'adesione a questo trattato è quindi necessaria per dare al patrimonio culturale la suo importanza e promuovere la convivenza pacifica tra i popoli.

La seconda costituisce uno strumento efficace per impedire il saccheggio e lo sfruttamento del patrimonio culturale subacqueo. In Svizzera rientrano in questa categoria gli universalmente noti insediamenti palafitticoli, inseriti dal 2011 nel Patrimonio mondiale UNESCO, ha ricordato Kathy Riklin (PPD/ZH) a nome della commisisone. Lo scopo è evitare il commercio illegale, in particolare a livello internazionale.

Il dossier passa agli Stati.