Inizialmente la Camera del popolo voleva la creazione di un registro degli interessi dei medici. Vista l'opposizione della Camera dei cantoni, la settimana scorsa il Nazionale aveva proposto di limitare la trasparenza ai prodotti ad alto rischio e di rinunciare al registro. Fornitori di servizi e acquirenti dovrebbero tuttavia informare adeguatamente i clienti. Ieri però i "senatori" hanno bocciato anche questa possibilità.
Nel dibattito tenutosi oggi al Nazionale, il relatore della commissione preparatoria Philippe Nantermod (PLR/VS) ha sostenuto la necessità, visti i problemi sorti in passato (come lo scandalo delle protesi al seno difettose, ndr.), per i professionisti del settore di dichiarare i loro interessi. "I pazienti chiedono trasparenza", ha aggiunto.
Queste disposizioni non contribuirebbero a migliorare la sicurezza: gli scandali avvenuti in passato non avrebbero potuto essere evitati, ha replicato Regine Sauter (PLR/ZH). Questi emendamenti, ha aggiunto, non hanno posto in questa legge che deve concentrarsi sul suo scopo originale: adeguare la legislazione alle disposizioni europee per garantire l'accesso al mercato comunitario. Al voto il plenum le ha però dato torto con 94 voti contro 85 e una astensione.
Da notare che in un primo momento la Camera aveva deciso - seppur di misura, con 86 voti contro 85 e due astensioni - di rinunciare alle disposizioni sulla trasparenza. In seguito a una mozione d'ordine chiesta da Verena Herzog (UDC/TG), che sosteneva come ci sia stato una incomprensione in seno al gruppo UDC al momento di votare, il Nazionale ha però cambiato idea e deciso, come detto, di mantenere questa divergenza.