(ats) Malgrado l'opposizione della sua commissione preparatoria, oggi il Consiglio nazionale, con 102 voti contro 93, non ha voluto archiviare una iniziativa parlamentare di Marco Romano (PPD/TI) che chiede un congedo di due settimane per coloro che adottano un bambino di età inferiore ai quattro anni. Questa andrebbe finanziata attraverso le indennità di perdita di guadagno.

Adottare un bambino è una scelta di responsabilità personale, ha spiegato Marco Chiesa (UDC/TI) a nome della commissione. Insomma, non è compito dello Stato sostenerne finanziariamente taluni aspetti organizzativi. Inoltre, a differenza della maternità, l'adozione non è connessa al parto e alla relativa tutela della salute della madre ed è pertanto fuori luogo un confronto fra le due cose.

Il benessere del bambino adottato è primordiale, ha replicato con successo Benjamin Roduit (PPD/VS). A preoccupare è inoltre il costante calo delle adozioni.

Il progetto prevede un congedo di due settimane qualora venga adottato un bambino di età inferiore ai 4 anni. I genitori adottivi avrebbero la possibilità di scegliere liberamente chi di loro beneficerebbe del congedo.

"Come la nascita, anche l'adozione richiede che i genitori possano disporre di un periodo di congedo retribuito, tanto più che la procedura d'adozione è lunga, costellata d'ostacoli e costosa", aveva spiegato Romano nella sua iniziativa.