Essendo stata promulgata nel 1908, la legge attuale è ritenuta ormai sorpassata. Erano state apportate delle modifiche nel 2006, non considerate però sufficienti. Nel 2011 il Consiglio federale ha quindi proposto una riforma totale, ma entrambe le Camere nel 2013 hanno rimandato il progetto all'esecutivo chiedendogli di confezionare solo una revisione in determinati punti.
In fase preparatoria, la Commissione dell'economia e dei tributi del Nazionale (CET-N) ha complessivamente suggerito di accogliere il progetto governativo. Nel corso dell'esame della normativa ha respinto, talvolta con maggioranze risicate, ogni altra proposta di cambiamento volta a rafforzare ulteriormente la posizione dei consumatori.
Il disegno concede fra le altre cose all'assicuratore un diritto di rescissione anche nell'assicurazione malattia complementare. In più le società hanno la possibilità di adeguare unilateralmente premi e condizioni del contratto.
La commissione ha inoltre raccomandato di bocciare la proposta di rinvio del testo al Consiglio federale. L'obiettivo di tale rinvio è quello di ottenere la garanzia di un rapporto giuridico equilibrato fra le parti. Sinistra e organizzazioni a tutela dei consumatori hanno già minacciato il referendum, temendo un deterioramento della situazione degli assicurati.
Tra le misure contenute nel messaggio inviato al Parlamento figurano anche la regolamentazione della copertura provvisoria e l'autorizzazione, a determinate condizioni, dell'assicurazione retroattiva. Il progetto porta inoltre da due a cinque anni la prescrizione in materia di crediti assicurativi e tiene conto maggiormente del commercio elettronico.