(ats) Il popolo potrebbe essere chiamato a rivotare sulla tassazione delle coppie sposate, ma senza doversi pronunciare sulla definizione di matrimonio. È questa almeno la pista scelta oggi dal Consiglio nazionale, approvando un'iniziativa - 102 voti a 74 - del canton Argovia. Il Consiglio degli Stati deve ancora pronunciarsi.

L'iniziativa riprende i contenuti della proposta del PPD contro la penalizzazione fiscale del matrimonio, respinta dal popolo il 28 febbraio 2016 (50,8%). Nel frattempo, questa votazione è stata annullata dal Tribunale federale a causa di un errore nel numero di coppie interessate.

Poiché propone una modifica costituzionale, l'iniziativa argoviese sfocerebbe in una nuova votazione. A differenza del testo del PPD, però, questa nuova modifica costituzionale non specifica che il matrimonio è "l'unione duratura di un uomo e una donna". Insomma, il testo non cozza col progetto in discussione sull'apertura del matrimonio alle coppie omosessuali.

L'iniziativa di Argovia, invece, sbarra la strada all'imposizione individuale (sistema che permette a ciascun coniuge di essere tassato in base al proprio reddito). Vuole anche eliminare le disuguaglianze nelle assicurazioni sociali. Ciò riguarda, ad esempio, le pensioni AVS. Attualmente i coniugi in pensione hanno diritto a una rendita congiunta limitata al 150%, mentre i conviventi ricevono ciascuno una rendita completa.

Riflessione da effettuare

Per la sinistra, il PLR e i Verdi liberali, che sostengono la tassazione individuale, l'iniziativa argoviese è quindi lacunosa. In ogni caso, dopo la decisione del Tribunale federale, ha commentato in aula Olivier Feller (PLR/VD), "verrà comunque condotta un'ampia riflessione sulle ultime discriminazioni che colpiscono le coppie sposate".

L'anno scorso il Consiglio federale ha presentato un progetto in tal senso. Il testo è pendente dinanzi alla Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati.

L'udc e il PPD ritengono che si debba in ogni caso continuare a far pressione sul governo. Il forte aumento dell'imposta federale diretta mette i coniugi in una posizione di svantaggio rispetto ai conviventi, che non sono tassati congiuntamente. La differenza ammissibile è stata fissata dal Tribunale federale al 10% nel 1984. "E per 35 anni non è stata trovata alcuna soluzione", ha sostenuto Dominique de Buman (PPD/FR). L'iniziativa di Argovia, secondo de Buman, ha anche il vantaggio di concentrarsi sulle assicurazioni sociali.