L'annullamento della seduta si spiega con lo stralcio della modifica della Legge sul servizio civile dall'ordine del giorno di mercoledì 12 giugno. Su richiesta dei cantoni, la Commissione della politica di sicurezza ha infatti deciso di sospendere l'esame dell'oggetto per valutare il possibile raggruppamento di protezione e servizio civile.
Nello spazio temporale riservato all'esame della riforma del servizio civile sono quindi stati spostati tutti gli oggetti previsti per venerdì 14. Tra questi figura la concessione di un secondo contributo di coesione all'Ue pari a 1,3 miliardi di franchi diluiti su dieci anni. I due rami del Parlamento hanno già approvato il principio del versamento, la Camera del popolo ha però raddoppiato, rispetto agli Stati, i mezzi destinati a quei Paesi, come la Grecia o l'Italia, alle prese con una forte pressione migratoria.
Stando ai piani del Consiglio federale, la maggior parte dell'importo va versata a Paesi dell'Europa dell'Est quali Polonia e Romania, seguite da Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria e Bulgaria. 190 milioni verrebbero attribuiti (380 per il Nazionale) all'integrazione dei migranti nella società e nel mondo del lavoro, e anche per rispondere a situazioni di urgenza, come ad esempio un forte afflusso di profughi.