(ats) Le infrastrutture elettriche critiche vanno protette in modo adeguato da cyberattacchi e altri rischi, come i pericoli naturali. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale, che ha adottato per 114 voti a 77 una mozione di Edith Graf-Litscher (PS/TG). Gli Stati devono ancora esprimersi.

Il testo depositato dalla deputata socialista chiede di precisare meglio le basi legali, in modo da obbligare gli esercenti di queste infrastrutture a tutelarle al meglio. La protezione necessaria dipenderà anche dall'importanza dell'impianto in merito all'approvvigionamento di energia elettrica.

La fornitura sicura di corrente, ha messo in evidenza Graf-Litscher, è fondamentale per il benessere della popolazione svizzera e l'andamento dell'economia. Un blackout creerebbe notevoli disagi - dai trasporti alla distribuzione di derrate alimentari - e comporterebbe danni nell'ordine di diversi miliardi di franchi.

Attualmente, i gestori sono tenuti a rispettare le leggi settoriali, ma non è specificato in maniera sufficiente il livello di protezione di base che bisogna garantire, ha sottolineato la parlamentare, convincendo i colleghi.

Di opinione opposta il Consiglio federale, che ha raccomandato senza successo di respingere la mozione. Secondo la ministra Simonetta Sommaruga, con l'adozione di diverse strategie nazionali e l'elaborazione di standard di sicurezza minimi è già stato fatto il possibile.