Attualmente la legge vieta l'assistenza amministrativa se la richiesta "viola il principio di buona fede, in particolare quando si fonda su informazioni ottenute tramite atti punibili secondo il diritto svizzero". Il Governo voleva stralciare quest'ultimo passaggio.
La Svizzera concede invece assistenza quando lo Stato che la richiede, sulla base di dati rubati, non li ha acquistati e ha agito in buona fede.