(ats) Quasi sempre pronti a sforbiciare nel bilancio dello Stato, un po' meno quando si tratta di stringere la cinghia. Per 145 voti a 41, il Consiglio nazionale ha infatti respinto nettamente un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Roger Köppel (UDC/ZH) volta a dimezzare le indennità concesse ai rappresentanti del popolo.

Secondo l'editore della Weltwoche, il sistema di compensazione attuale incoraggia ad aumentare o prolungare il numero di sessioni, anche quando non è necessario, invece che attenersi a un programma rigoroso.

Riducendo l'importo delle indennità, i membri delle Camere federali fisserebbero delle priorità, garantendo così una riduzione del volume di lavoro.

Per l'Ufficio del Nazionale, invece, l'attuale sistema consente ai parlamentari di svolgere un'attività lucrativa in aggiunta al loro mandato parlamentare, preservando in questo modo lo spirito di milizia.

Una riduzione delle indennità favorirebbe coloro che hanno tempo e risorse sufficienti per impegnarsi in politica, nuocendo in questo modo alla rappresentatività del Parlamento.