(ats) Il Consiglio federale non deve intervenire ulteriormente per ridurre il contenuto di zucchero nelle bevande. È l'opinione del Consiglio nazionale, che durante la sua seduta odierna ha respinto per 118 voti a 51 e 9 astensioni un postulato di Laurence Fehlmann Rielle (PS/GE).

La deputata socialista ha sottolineato senza fortuna l'impatto di queste bevande sull'evoluzione dell'obesità. Il tasso di persone afflitte da tale condizione è in effetti aumentato contemporaneamente al consumo di bibite contenenti zucchero, ha messo in evidenza.

Secondo le statistiche "attualmente il 42% della popolazione svizzera è in sovrappeso o obesa", ha detto Fehlmann Rielle. La quota è cresciuta negli ultimi decenni, un trend che si osserva in tutta l'Europa.

Molti Paesi hanno avviato programmi per diminuire il consumo di tali bevande, per esempio incrementando il prezzo e migliorando l'etichettatura. La parlamentare chiedeva pertanto al governo di farsi sentire presso l'industria per far scendere la percentuale di zucchero nelle ricette.

L'esecutivo raccomandava a sua volta di approvare il postulato. "È un tema che ci sta molto a cuore", ha dichiarato in aula il ministro della sanità Alain Berset. A suo dire, la proposta completa quanto il Consiglio federale sta già intraprendendo sul tema, come i colloqui con gli attori del settore.

Alla fine però gli scettici hanno prevalso. Stando a Bernhard Guhl (PBD/AG), le bevande zuccherate sono responsabili solo del 3% dell'assorbimento delle calorie. "Se si vogliono adottare misure per mangiare più sano non è abbastanza prendere di mira un unico gruppo di prodotti, ma serve un approccio globale", è stata la tesi dell'argoviese, che ha convinto i colleghi.