(ats) Le raccomandazioni del Forum globale sulla trasparenza saranno attuate in Svizzera abolendo le azioni al portatore che saranno sostituite con titoli nominativi. Lo ha deciso il Parlamento allineandosi così a quanto chiesto dal Governo. Tra le due Camere rimane però ancora una divergenza.

Oggi il Consiglio degli Stati ha infatti ritoccato una formulazione del Nazionale: quest'ultimo aveva deciso che un azionista i cui titoli sono divenuti nulli senza che ne abbia colpa e che può dimostrare la sua qualità di azionista deve poter chiedere alla società di restituirglieli durante un periodo di dieci anni dal suo annullamento.

Pur essendo d'accordo con questa soluzione, i "senatori" hanno aggiunto tacitamente una precisazione: le azioni non conformi potranno essere annullate nei cinque anni che seguono l'entrata in vigore della legge e senza alcuna decisione del tribunale. Ci si potrà rivolgere a quest'ultimo se la società non tiene un registro o un elenco degli aventi diritto conformemente alle prescrizioni.

Il dossier torna ora al Nazionale.