Per essere efficace la lotta alla criminalità non deve arrestarsi alle frontiere nazionali, ha sostenuto Josef Dittli (PLR/UR) a nome della commissione. L'intesa garantisce anche la protezione dei dati, ha precisato l'urano.
Negli ultimi anni, delinquenti bulgari hanno commesso furti con scasso e nei negozi in territorio elvetico, ha spiegato la consigliera federale Karin Keller-Sutter.
Cittadini provenienti da questa nazione sono attivi pure nel traffico di migranti e nella criminalità organizzata, ha aggiunto Dittli precisando che l'accordo permetterà anche di lottare contro lo sfruttamento della prostituzione. Un aspetto quest'ultimo sottolineato dalla stessa Keller-Sutter.
L'intesa completa la rete di trattati che la Svizzera ha già concluso con Paesi dell'Europa sud-orientale quali Montenegro, Romania, Kosovo, Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia e Serbia, ha ricordato la ministra di giustizia e polizia.