Il Consiglio federale propone di chiarire meglio il legame tra l'autorizzazione di cacciare e l'esame cantonale. Il superamento degli esami costituirebbe sempre la condizione essenziale per ottenere la patente di cacciatore. Ma sarà la Confederazione a dettare le materie d'esame: queste saranno "biologia della fauna selvatica", "protezione della specie e degli spazi vitali", "protezione degli animali" e "manipolazione delle armi". La revisione della legge prevede anche il reciproco riconoscimento degli esami cantonali.
Il consigliere nazionale Franz Ruppen (UDC/VS), sostenuto da taluni rappresentanti del PPD, ha tentato di convincere il plenum di sostenere la versione degli Stati. "Si tratta di un'ingerenza nella competenza dei cantoni", ha dichiarato invano il democentrista vallesano.
Lupo nel mirino
I due rami del Parlamento si sono già messi d'accordo sul punto centrale della revisione della legge. Le popolazioni di lupi e stambecchi potranno così essere regolate per la "prevenzione di danni o di un pericolo concreto per l'uomo". Il Governo parlava di "danni ingenti" o pericolo concreto per l'uomo "che non può essere garantito mediante misure ragionevolmente esigibili".
I Cantoni, a talune condizioni e dopo aver consultato l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), potranno prevedere una regolazione degli effettivi di alcune specie protette. Si potrà così per esempio abbattere un orso solitario che penetra ripetutamente nei villaggi in cerca di cibo.
Le due Camere hanno inoltre definito il periodo durante il quale è permessa la regolazione del lupo (il periodo andrà dal 1° settembre al 31 gennaio) e lo stambecco (dal 1° agosto al 30 novembre).
Castori
Con 98 voti contro 83 e 4 astenuti, la camera ha rinunciato a menzionare il castoro nella legge. Il Consiglio federale potrà comunque allungare la lista ad altre specie protette. Contrariamente ai "senatori", il Nazionale ha respinto - con 94 voti contro 89 e 2 astenuti - la proposta di consentire, oltre agli stambecchi, l'uccisione di lupi nei siti destinati a sostituire le bandite di caccia.
La Confederazione e i cantoni parteciperanno al risarcimento dei danni causati da talune specie protette ai boschi, alle colture e agli animali da reddito, a condizione che misure ragionevoli siano state prese per prevenire tali danni. Il Consiglio federale determinerà, dopo aver consultato i cantoni, le specie interessate e fisserà le condizioni di risarcimento. Con 108 voti contro 78, il plenum ha pure ritenuto necessario precisare che occorre consultare anche gli ambienti interessati.
Il dossier ritorna al Consiglio degli Stati, che si pronuncerà però soltanto in autunno. La deputata Silva Semadeni (PS/GR) vi vede una manovra per evitare che un referendum contro la revisione della legge sia lanciato durante la campagna elettorale.