(ats) Hotel, abitazioni di vacanza, ospedali e prigioni non vanno sottoposte al pagamento della tassa sui diritti d'autore. L'utilizzo di un'opera, ad esempio un film, nei loro locali deve essere definita come uso privato. Lo ha ribadito oggi il Consiglio nazionale - con 108 voti contro 68 e 12 astenuti - nell'affrontante le divergenze che l'oppongono agli Stati in merito alla revisione della Legge sul diritto d'autore.

Queste strutture pagano già un contributo attraverso il canone radio-tv, si tratta quindi di evitare una doppia imposizione, ha spiegato Giovanni Merlini (PLR/TI). La sinistra voleva invece eliminare l'esonero: l'imposizione appare giustificata visto che si tratta di una attività commerciale, ha affermato, invano, Laurence Fehlmann Rielle (PS/GE).

Bocciata invece - con 106 voti contro 61 e 6 astenuti - l'idea di esonerare le biblioteche dalla tassa. Nel suo intervento, Philipp Bregy (PPD/VS) ha fatto riferimento a tutte quelle piccole biblioteche che già ora fanno fatica a stare in piedi. Non bisogna dimenticare gli interessi degli autori, ha replicato Lisa Mazzone (Verdi/GE) ricordando che le biblioteche beneficiano già di tariffe preferenziali.

Il dossier torna agli Stati.