(ats) Anche in futuro sarà possibile lo svolgimento del tiro in campagna e del tiro storico. Dopo il Consiglio nazionale, oggi anche gli Stati hanno approvato, con 31 voti contro 4 e 1 astenuto, una modifica della legge sulla protezione dell'ambiente volta a permettere alla Confederazione di continuare a sostenere finanziariamente il risanamento di siti inquinati dai tiri anche dopo il 31 dicembre 2020.

Il tiro senza sistema di recupero dei proiettili causa una contaminazione del suolo da piombo e antimonio. Queste sostanze sono altamente tossiche e rappresentano un rischio importante per la salute umana e per gli animali.

Il progetto, nato da una un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Adrian Amstutz (UDC/BE), prevede che il sostegno federale venga versato solo a manifestazioni che non si svolgono più di una volta all'anno. Secondo il suo autore, senza il sostegno della Confederazione non sarà più possibile organizzare manifestazioni di questo tipo, che fanno parte della tradizione elvetica.

Di parere opposto la sinistra, secondo cui continuare a sostenere il risanamento di siti contaminati va contro i principi della protezione ambientale. Il "senatore" Didier Berberat (PS/NE) ha tentato invano di convincere il plenum a rinviare il progetto in commissione per trovare altre soluzioni.

La consigliera federale Simonetta Sommaruga - che nei dibattiti al Nazionale aveva chiesto di continuare a sostenere il tiro storico ma non quello in campagna sostenendo che per quest'ultimo è possibile installare sistemi di recupero dei proiettili (parapalle) - oggi proponeva che il finanziamento non fosse incluso nella legge sulla protezione dell'ambiente, bensì in quella sull'esercito. Ma la maggioranza ha deciso altrimenti.

Il dossier è così pronto per le votazioni finali.