Lo ha deciso oggi - tacitamente - il Consiglio nazionale eliminando così l'ultima divergenza che l'opponeva agli Stati in merito alla revisione della legge in materia. L'oggetto è pronto per le votazioni finali.
Il Nazionale finora aveva sempre difeso la tesi secondo cui questi spazi sono da considerare privati. Vista la ferma opposizione degli Stati, la Camera del popolo ha fatto un passo indietro per consentire l'adozione della Legge sul diritto d'autore riveduta.
La questione è comunque solo rinviata: è infatti pendente una iniziativa parlamentare di Philippe Nantermod (PLR/VD), alla quale la Commissione degli affari giuridici del Nazionale ha già dato seguito, che chiede proprio di esentare dalla tassa lo spazio privato di alberghi, alloggi di vacanze, ospedali e carceri, ha ricordato il relatore commissionale Matthias Aebischer (PS/BE).
Più in generale, le misure contenute nella Legge sul diritto d'autore sono dirette contro coloro che rendono accessibili in maniera illegale dei contenuti. È previsto di agire sugli hosting provider in Svizzera, ovvero su coloro che mettono a disposizione dei clienti uno spazio su internet su cui possono salvare informazioni (pagine, siti o applicazioni web).
Sarà compito loro accertarsi che sui loro server non si insedino piattaforme pirata e rimuovere tempestivamente i contenuti lesivi del diritto d'autore. Un provider che crea le condizioni per un rischio particolare di violazione del diritto d'autore deve pertanto premunirsi che i contenuti abusivi rimossi non vengano ripubblicati. Così facendo, non è necessario che il titolare segnali di nuovo la violazione dei suoi diritti.
Quale contropartita, le esecuzioni saranno protette per 70 e non più solo per 50 anni. L'estensione della protezione dà ai produttori più tempo per ammortizzare gli investimenti. Gli operatori della cultura approfitteranno inoltre di una gestione più efficiente dei diritti sui video a richiesta e dell'estensione della protezione per le fotografie (tutte e non solo quelle prodotte dai media). Oggi si possono trovare foto su internet o su libri senza il consenso del fotografo.
I provvedimenti proposti dal disegno di legge non intendono tuttavia "criminalizzare" i consumatori. Ciò significa, per esempio, che un brano musicale messo a disposizione su internet potrà continuare a essere scaricato, per uso privato, anche senza l'autorizzazione del detentore dei diritti.