È quanto chiede una mozione di Martin Candinas (PPD/GR) approvata tacitamente dal Consiglio degli Stati, dopo il via libera del Nazionale del marzo scorso. Il testo era sostenuto anche dal Consiglio federale.
Secondo Candinas, da quanto emerso dalle esperienze raccolte all'estero, ad esempio in Austria, il contrassegno digitale comporta molti vantaggi: è possibile acquistarlo in Internet, previa registrazione e versando il rispettivo importo. Ciò funziona in modo eccellente sia per quanto riguarda i cittadini del Paese stesso sia per gli stranieri. Inoltre, in tal modo vengono meno gli oneri in materia di acquisto, incollatura e pulizia.
In un mondo sempre più digitale questo sistema genera spese amministrative e di elaborazione significativamente inferiori rispetto a quelle degli attuali contrassegni adesivi. Il controllo attraverso telecamere mobili è semplice e pragmatico. Questo sistema viene applicato già oggi ai controlli della velocità.
È pur vero, ha ammesso il deputato grigione, che sussistono dubbi per quanto riguarda la protezione dei dati, la sorveglianza da parte dello Stato e la raccolta di dati. Mantenendo in parallelo i contrassegni adesivi, rimane però sempre la possibilità di vendita senza registrazione.
Lo scorso 14 di agosto, il Consiglio federale ha presentato un progetto di revisione legislativa che dovrà consentire anche il Svizzera l'introduzione della "vignetta elettronica" nel 2022. L'attuale contrassegno autoadesivo, introdotto nel 1985, non sparirà: gli automobilisti potranno scegliere come intendono pagare la tassa di 40 franchi necessaria per circolare sulle principali autostrade svizzere.
Nel progetto preliminare presentato due anni fa, l'esecutivo ipotizzava l'abolizione della classica "vignetta" e il passaggio al contrassegno elettronico. In consultazione tale proposta era però stata criticata, anche per quanto riguarda la protezione dei dati.
Nell'incaricare lo scorso novembre il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di preparare un messaggio in proposito, l'esecutivo aveva quindi annunciato che sarebbe stata mantenuta la possibilità di incollare sul parabrezza il classico contrassegno. Coloro che preferiranno pagare la tassa per via elettronica dovranno registrarsi su Internet. I costi di investimento sono stimati in 4-5 milioni di franchi.