I dibattiti proseguono con l'esame di dettaglio della legge. Fra le misure proposte figura in particolare un congedo pagato di al massimo 14 settimane per i genitori.
Tale congedo dovrà essere preso nell'arco di 18 mesi, e sarà finanziato tramite un'indennità di assistenza, integrata nell'ordinamento di quelle per perdita di guadagno (IPG), ha spiegato Philippe Nantermod (PLR/VS) a nome della commissione. Il liberale-radicale vallesano ha aggiunto che sono circa 4500 le famiglie che affrontano ogni anno situazioni di questo tipo. Le spese aggiuntive sono stimate in 75 milioni di franchi, finanziabili senza necessità di modificare l'attuale tasso di contribuzione delle IPG (0,45% del salario).
"L'assistenza e la cura garantite dai famigliari sono una risorsa inestimabile per tutta la società", gli ha fatto eco l'altro relatore commissionale Christian Lohr (PPD/TG), sottolineando come, secondo l'Ufficio federale di statistica (UST), queste persone hanno fornito 80 milioni di ore di lavoro non remunerate nel 2016. "Se queste ore fossero state pagate, rappresenterebbero 3,7 miliardi di franchi", ha ricordato Lohr.
Famigliari indispensabili
Dal canto suo, il consigliere federale Alain Berset ha rilevato come il "lavoro fornito dai famigliari è indispensabile e insostituibile". Senza tale sostegno, "non potremmo far fronte all'invecchiamento della popolazione", ha aggiunto il ministro della sanità. Attualmente, non si ha altra possibilità che quella di chiedere un congedo non pagato, mettersi in congedo malattia o smettere di lavorare per un certo periodo.
Il progetto del Consiglio federale prevede altre misure volte a regolamentare le assenze professionali di breve durata: i genitori avrebbero diritto a un congedo pagato di al massimo tre giorni per evento e dieci all'anno. In tal modo, secondo l'esecutivo, dovrebbe essere garantita la parità di trattamento tra tutti i lavoratori e la certezza giuridica. In questo caso sono previste spese supplementari, stimate tra i 90 e i 150 milioni di franchi. Si tratta di una somma che comprende anche le spese indirette, come i supplenti sul posto di lavoro.
La nuova base legale prevede anche di includere le persone con una invalidità di grado lieve fra coloro che hanno diritto agli accrediti per compiti assistenziali dell'AVS. In questo caso i costi aggiuntivi sono stimati in 1 milione di franchi all'anno. Potranno inoltre ottenere accrediti anche le persone che assistono i conviventi, a condizione che la coppia abbia vissuto in comunione domestica da almeno cinque anni.
La nuova legge contempla infine un adeguamento del versamento dell'assegno per grandi invalidi e del supplemento per cure intensive dell'AI. Attualmente si perde il diritto appena il figlio minorenne viene ricoverato in ospedale. In futuro, ciò avverrà unicamente dopo aver trascorso un intero mese in cura. La misura genererà all'AI spese per 2,5 milioni di franchi all'anno.
Tutti tranne l'UDC
Durante il dibattito d'entrata in materia, tutti i partiti - tranne l'UDC - hanno sottolineato la bontà delle misure proposte: i famigliari che si occupano di figli gravemente ammalati o infortunati sono un pilastro che garantisce il buon funzionamento del sistema sanitario, ha rilevato Thomas Weibel (Verdi liberali/ZH). La nuova legge è necessaria per sgravare le persone che ovviano alla penuria di personale qualificato nell'ambito delle cure, gli ha fatto eco Benjamin Roduit (PPD/VS).
Il progetto consente alle persone, e soprattutto alle donne, di rimanere inserite nel mercato del lavoro. Tocca spesso alle donne assumere la maggior parte dell'assistenza ai famigliari e ciò crea un crescente esaurimento per le persone interessate, ha aggiunto Rosmarie Quadranti (PBD/ZH). Dal canto suo, Daniel Brélaz (Verdi/VD) ha sottolineato come "il fatto di aiutarle contribuisca alla prosperità economica del Paese".
Il Ps attende questo progetto da anni, anche se non si spinge abbastanza lontano", ha rilevato Valérie Piller-Carrard (PS/FR). I socialisti vorrebbero prolungare fino a 28 settimane il congedo per i genitori che si devono occupare di un figlio malato. Da parte sua, il PLR deplora che il progetto non prenda sufficientemente in considerazione le persone anziane. Un sostegno intergenerazionale sarebbe opportuno, ha spiegato Isabelle Moret (PLR/VD)
Onere per le piccole imprese
Come detto, solo l'Unione democratica di centro si opponeva alla nuova regolamentazione. Per i democentristi, soluzioni sono già state trovate caso per caso in seno alle imprese per quelle persone che sono confrontate con una grave malattia di un famigliare.
Le proposte governative costituiscono un nuovo onere finanziario che peggiorerà in maniera considerevole le piccole aziende. Inoltre, le misure preconizzate mancano di flessibilità per datori di lavoro e dipendenti, ha deplorato Verena Herzog (UDC/TG). A suo avviso, ciò potrebbe provocare effetti perversi.
D'altronde, "occorre garantire il finanziamento delle assicurazioni sociali per le future generazioni anziché privarle delle attuali risorse", ha aggiunto. Per questo motivo, l'UDC "non sosterrà alcuna misura che indebolisce le assicurazioni sociali, anche in un anno elettorale".
Le argomentazioni della Herzog non hanno però fatto breccia e a larga maggioranza il plenum ha votato l'entrata nel merito.