La sua riconferma era tutto fuorché scontata, la Commissione giudiziaria del Parlamento raccomandava infatti (per 9 voti a 6 e 1 astensione) la non rielezione di Lauber. All'origine di questa presa di posizione negativa ci sono ragioni sia giuridiche che politiche.
Per quanta attiene all'aspetto giuridico, su Lauber pesa un procedimento disciplinare (tutt'ora in corso) per non aver verbalizzato alcuni incontri avuti con l'attuale presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha spiegato la relatrice commissionale Ursula Schneider Schüttel (PS/FR).
Nei giorni scorsi la sua candidatura ha però ottenuto il sostegno della maggioranza dei gruppi PLR, UDC e PS. Il PPD e i Verdi avevano lasciato libertà di voto ai loro membri.
Lauber era stato designato la prima volta dal Parlamento nel settembre 2011 per succedere a Erwin Beyeler e nel 2015 è stato rieletto per un secondo mandato, che scade a fine anno.