(ats) Altra giornata intensa oggi per le Camere federali, in particolare per il Consiglio degli Stati. La Camera dei Cantoni inizierà la giornata con l'esame delle divergenze in merito alla deduzione generale per i figli minorenni, che fanno un apprendistato o degli studi.

Il Nazionale vorrebbe portarla da 6'500 a 10'000 franchi ma gli Stati hanno sempre risposto "picche". I due rami del Parlamento si sono già detti d'accordo sull'aumento da 10'100 a 25'000 franchi delle deduzioni per la custodia della prole al di fuori della famiglia nell'IFD.

Gli Stati decideranno poi sull'iniziativa per un divieto di dissimulare il proprio viso in pubblico. La Camera dei cantoni dovrebbe optare per il controprogetto del Governo che obbliga le donne velate a mostrare il proprio volto per l'identificazione nei settori dei trasporti, della migrazione e delle assicurazioni sociali.

I "senatori" riprenderanno in seguito il dibattito riguardante la revisione della legge sul tabacco, iniziato la settimana scorsa. Oggi gli Stati dovranno in particolare decidere sul divieto di vendere ai minorenni prodotti del tabacco, sigarette elettroniche comprese. Attualmente alcuni cantoni prevedono un'età minima di 16 anni, mentre tre non hanno alcun limite. Per poter verificare il rispetto del divieto, la commissione vorrebbe consentire test d'acquisto.

Il Consiglio nazionale si occuperà da parte sua del progetto dell'introduzione di un finanziamento monistico delle cure sanitarie, progetto frutto di un'iniziativa parlamentare di Ruth Humbel (PPD/AG). Come proposto dal governo nel suo recente parere, la commissione preparatoria vuole che il contributo dei Cantoni sia calcolato sulla base dei costi netti e non dei costi lordi.

Anche l'accordo di libero scambio tra la Svizzera e l'Indonesia sarà nel menù della Camera del popolo. L'olio di palma è uno dei punti controversi del testo.

Al termine delle discussioni, verso le 18.30, i deputati delle due Camere si ritroveranno per una bicchierata comune in occasione della fine della legislatura. Sarà l'occasione per prendere commiato dai 48 parlamentari che non si ripresentano: 19 "senatori" su 46 e 29 consiglieri nazionali su 200.