(ats) I costi della sanità, il traffico stradale e le questioni legate alla frontiera. Sono questi i principali temi che hanno interessato la deputazione ticinese alle Camere federali durante questa sessione che sta volgendo al termine.

In merito all'evoluzione dei premi delle casse malattia, Giovanni Merlini (PLR/TI) ha annunciato di aver depositato una mozione per reintrodurre il diritto per i Cantoni ad accedere ai dati utilizzati dagli assicuratori per il calcolo dei premi e di esprimersi in proposito.

Da parte sua, il leghista Lorenzo Quadri ha depositato una mozione per chiedere che la riduzione delle riserve eccessive degli assicuratori malattia diventi obbligatoria e non più facoltativa. Queste andrebbero inoltre ridistribuite alla popolazione su base cantonale e non nazionale.

Durante l'incontro con la stampa accreditata a Palazzo federale, Marco Chiesa (UDC) ha menzionato le tre iniziative cantonali che il Ticino vuole depositare in materia di casse malattia. Ricordando che "la deputazione ticinese è a disposizione", il democentrista ha auspicato una maggiore collaborazione tra autorità cantonali e parlamentari ticinesi a Berna.

Parlando di traffico, Marco Romano (PPD) ha detto che vorrebbe che la corsia d'emergenza, quando questa viene utilizzata come corsia normale per fluidificare il traffico nelle ore di punta, fosse riservata a chi condivide l'auto. Il popolare-democratico ha ricordato come la consigliera federale Simonetta Sommaruga si sia detta disponibile a effettuare dei test. Per velocizzare l'iter, Romano ha annunciato il deposito di una mozione.

Fabio Regazzi (PPD/TI) ha comunicato di aver interpellato il Consiglio federale in merito alle code che regolarmente si fermano davanti alla galleria stradale del San Gottardo. A suo dire queste sono significativamente aumentate malgrado il traffico sia stabile.

Regazzi ha anche annunciato di aver proposto di esentare le PMI con meno di 250 collaboratori dal pagamento del canone radio-tv. Il Parlamento si sta già occupando di un'iniziativa parlamentare di Gregor Rutz (UDC/ZH), già adottata dal Nazionale, che ne chiede l'esenzione per tutte le aziende. Secondo Regazzi, la sua proposta avrà più possibilità di essere accolta, in particolare al Consiglio degli Stati.

Di Legge sul CO2 ha parlato Rocco Cattaneo (PLR) la cui revisione porterà "opportunità da cavalcare per il Ticino". Il cantone potrà infatti dire la sua in materia di energie rinnovabili, segnatamente per quel che concerne il sole, il vento, l'acqua e il legno. Il liberale-radicale non ha comunque nascosto che la riforma non sarà indolore, in particolare per chi viaggia in auto e in aereo.

Di ambiente ha parlato anche la grigione-italiana Silva Semadeni (PS), che lascerà il parlamento al termine di questa legislatura. "Prima, quale membro della Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Nazionale, avrò ancora possibilità di dire la mia in merito alla revisione della Legge sul CO2", ha tenuto a precisare. Esprimendosi in merito alla legge sulla caccia, Semadeni ha annunciato che sono già giunte 50'000 promesse di persone disposte a firmare il referendum.

Roberta Pantani (Lega) si è rallegrata del fatto che il Parlamento ha deciso di non archiviare una sua mozione per la chiusura notturna dei valichi secondari nel Mendrisiotto. La leghista ha ora inoltrato una interpellanza al governo per sapere come intende ora muoversi, anche alla luce delle richieste dei comuni di frontiera.

Pantani ha anche chiesto lumi all'esecutivo in merito alla presenza della Svizzera nella black-list italiana riguardante la fiscalità delle persone fisiche nonostante l'entrata in vigore del Protocollo che nel 2015 ha modificato la Convenzione contro la doppia imposizione.

Circa la sorveglianza delle frontiere, Marco Romano ha rammentato come il pensionamento dei droni utilizzati attualmente comporterà un ricorso agli elicotteri. Il nuovo modello entrerà infatti in servizio solo dopo l'estate 2020. In vista dell'inevitabile maggior rumore che la popolazione dovrà sopportare, il consigliere nazionale ha invitato il Consiglio di Stato ticinese a prendere posizione.

Marina Carobbio (PS) non ha partecipato all'incontro con la stampa per impegni istituzionali: è presidente del Consiglio nazionale e, come affermato da Roberta Pantani, non c'erano vice a disposizione per poterla sostituire.