L'entrata in materia sulla revisione della Legge sul Parlamento, che si basa su un'iniziativa dell'ex "senatore" Didier Berberat (PS/NE), è stata approvata con 107 voti contro 66 e 4 astenuti. L'oggetto torna quindi in commissione per l'esame particolareggiato.
Durante il dibattito, Marco Romano (PPD/TI), a nome della commissione, ha detto che la revisione proposta genererà solo burocrazia senza portare alcun plusvalore. Buona parte del lavoro dei lobbisti avviene fuori dalle mura di Palazzo federale, ha aggiunto, invano, il ticinese.
Per la maggioranza, infatti, le regolamentazioni attuali non sono più soddisfacenti. È vero che esiste un elenco nominativo dei lobbisti (attualmente i deputati hanno la possibilità di far accreditare due persone esterne, ndr.), non è però chiaro quali mandati abbiano e quali società e organizzazioni rappresentino, ha sostenuto Matthias Jauslin (PLR/AG). Questa situazione, ha aggiunto l'argoviese, è del tutto insoddisfacente in termini di trasparenza.