(ats) I pazienti che si recano al pronto soccorso per problemi lievi potrebbero presto dover pagare una tassa di 50 franchi. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale con 108 voti contro 85. Gli Stati devono ancora esprimersi.

L'importo, previsto in una iniziativa parlamentare dell'ex consigliere nazionale Thomas Weibel (PVL/ZH,) non sarà computabile né sulla franchigia né sulla partecipazione ai costi. Dal provvedimento saranno però esclusi i bambini e i giovani, i pazienti inviati da un medico e quelli che vengono successivamente ricoverati.

Lo scopo della misura, ha spiegato Erich Hess (UDC/BE) a nome della commissione, è rendere i pazienti più consapevoli delle varie componenti del sistema sanitario e privilegiare i contatti con il medico di famiglia.

In questo modo si potrebbero sgravare i reparti di pronto soccorso degli ospedali e quindi anche contenere l'evoluzione dei costi. Le consultazioni ambulatoriali negli ospedali costano infatti più del doppio di quelle presso uno studio medico.

In questi ultimi anni il numero di consultazioni nei reparti di pronto soccorso degli ospedali ha subito un forte aumento. I motivi sono di varia natura, ma spesso i casi si rivelano di lieve entità, ha sottolineato Martin Bäumle (PVL/ZH).

La sinistra si è opposta alla nuova tassa. Yvonne Feri (PS/AG) ha sottolineato come essa andrà a colpire soprattutto i più poveri, gli anziani e i malati cronici. La definizione di "caso bagatella" inoltre non è chiara. L'iniziativa, a suo avviso, sarebbe inoltre molto onerosa sul piano amministrativo.