Ogni settimana si possono leggere titoli a caratteri cubitali nei media che riguardano l'introduzione del 5G in Svizzera, e i timori connessi a questa nuova tecnologia. Sono state avviate e sono ancora in programma diverse iniziative popolari da parte di cerchie critiche nei confronti del 5G, in particolare in relazione alle emissioni elettromagnetiche.
La settimana scorsa il gruppo di lavoro istituito dalla Confederazione ha pubblicato un rapporto su questa tecnologia da cui risulta, ha detto in aula la "senatrice" turgoviese, che gli esperti sono lungi dall'aver raggiunto un accordo sui valori limite e sulle ulteriori azioni da intraprendere.
Per questo motivo, ha aggiunto Häberli-Koller, è necessario un nuovo rapporto: l'incertezza in gran parte della popolazione è ancora grande. L'attuale relazione non tratta infatti tutte le questioni importanti sollevate dal 5G.
Nel suo intervento, la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha sottolineato che il governo ha già redatto e pubblicato al riguardo vari documenti quattro anni fa. L'esecutivo è giunto alla conclusione che, visti i rapidi sviluppi tecnologici, le autorità non sarebbero in grado di determinare a livello tecnico od economico le migliori strutture e tecnologie di rete.