Tra gli argomenti principali in agenda: l'acquisto di nuovi caccia al Nazionale e il rafforzamento delle misure antiterrorismo agli Stati, tema preceduto dall'iniziativa UDC contro la libera circolazione delle persone.
Caccia da guerra, 6 o 4 miliardi?
Al Consiglio nazionale (14.30-21.45), dopo la tradizionale Ora delle domande, il plenum tratterà tutta una serie di modifiche di legge di competenza della ministra dell'ambiente, Simonetta Sommaruga. Tra questi figura la proroga delle agevolazioni fiscali per il gas naturale, il gas liquido e i biocarburanti, come anche una mozione degli Stati - già approvata da quella camera - volta a ridurre ulteriormente il rumore lungo strade e ferrovie.
Ma il piatto forte è costituito dal decreto federale per l'acquisto dei nuovi caccia da combattimento, dossier di competenza della consigliera federale Viola Amherd. L'acquisto dei nuovi jet per un massimo di 6 miliardi di franchi ha raccolto il sostegno di buona parte della Commissione preparatoria. A suscitare discussione, come agli Stati in settembre, è la quota destinata agli affari di compensazione.
Il decreto di pianificazione per l'acquisto è soggetto a referendum facoltativo. Questo decreto contiene l'ordine per l'acquisto di nuovi caccia a reazione, ma non il tipo di aereo da acquistare. Il Consiglio federale deciderà su questo aspetto solo più tardi.
La sinistra chiederà la non entrata in materia e, in subordine, il rinvio al Consiglio federale affinché quest'ultimo prepari un progetto meno caro - 4 miliardi - che comprenda sia i jet che il sistema di difesa terra-aria.
Immigrazione e terrorismo
Il primo tema sul menù del Consiglio degli Stati (15.15-20.00) riguarda l'iniziativa popolare dell'UDC "Per un'immigrazione moderata (Iniziativa per la limitazione)", già respinta dal Nazionale. Il plenum dovrebbe seguire l'esempio della Camera del popolo: la commissione preparatoria raccomanda infatti la bocciatura per 11 voti a 2.
Per la maggioranza, la libera circolazione delle persone consente ai datori di lavoro di assumere professionisti in modo rapido, flessibile e senza oneri amministrativi nell'area UE/AELS. Accettando l'abolizione degli Accordi bilaterali I - che decadrebbero in virtù della clausola ghigliottina - l'iniziativa mette in discussione l'approccio bilaterale con l'UE nel suo complesso.
Una minoranza è invece del parere che la Svizzera dovrebbe regolare l'immigrazione in modo indipendente. Già prima della conclusione dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone con l'UE, ricorda, i datori di lavoro svizzeri hanno potuto assumere all'estero gli specialisti necessari.
Altro tema di attualità in programma: il rafforzamento delle misure antiterrorismo in Svizzera. Per la commissione preparatoria è fondamentale estendere le misure preventive di polizia (MPT).
Il disegno sulle MPT prevede, per le persone potenzialmente pericolose, l'istituzione di misure quali l'obbligo di presentarsi e di partecipare a colloqui, il divieto di avere contatti, di lasciare e di accedere ad aree determinate e di lasciare il Paese. L'Ufficio federale di polizia dovrà inoltre essere autorizzato a condurre indagini in incognito su Internet o nei media elettronici.