(ats) Il trattamento e la comunicazione di dati personali da parte degli esercenti di aeroporti va precisata in una legge. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale ritenendo non sufficienti le attuali basi legali.

Secondo la mozione della Commissione delle istituzioni politiche, approvata con 132 voti contro 50 e 3 astensioni, la legge federale sulla navigazione aerea (LNA) andrà completata in questo senso una volta che la legge federale sulla protezione dei dati (LPD), attualmente al vaglio del Consiglio degli Stati, sarà entrata in vigore.

Attualmente, ha ricordato Marco Romano (PPD/TI) a nome della commissione, mancano le basi legali per la comunicazione di dati personali agli organi di sicurezza della Confederazione e dei cantoni, alle imprese di trasporto aereo e alle imprese che forniscono prestazioni in ambito di operazioni doganali o di assistenza ai passeggeri. Queste comunicazioni sono necessarie per il buon andamento dei processi aeroportuali e per garantire la massima sicurezza possibile.

Il Consiglio federale era contrario alla mozione ritenendola superflua. I regolamenti e le competenze degli esercenti di aeroporti, delle compagnie aeree e delle autorità sono già oggi conformi alle raccomandazioni vincolanti dell'Organizzazione dell'aviazione civile internazionale (OACI), ha sottolineato, invano, la ministra dei trasporti Simonetta Sommaruga.