(ats) Ai genitori con figli gravemente malati o feriti saranno concesse fino a 14 settimane di congedo retribuito. Per chi si occupa di altri parenti bisognosi, potranno essere concessi 10 giorni.

Lo prevede la nuova Legge federale sul miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai famigliari, adottata oggi definitivamente dal Consiglio nazionale, dopo che quest'ultimo ha eliminato le ultime divergenze con gli Stati. Il dossier va in votazione finale.

Per quanto attiene ai genitori con figli malati, il congedo dovrà essere preso nell'arco di 18 mesi e sarà finanziato tramite un'indennità di assistenza, integrata nell'ordinamento di quelle per perdita di guadagno (IPG). Le famiglie che affrontano ogni anno situazioni di questo tipo sono circa 4500. Le spese aggiuntive sono stimate in 75 milioni di franchi.

Il disegno di legge prevede anche altre misure volte a regolamentare le assenze professionali di breve durata: i genitori avrebbero diritto a un congedo pagato di al massimo tre giorni per evento e dieci all'anno. I costi annuali previsti oscillano tra i 90 e i 150 milioni di franchi l'anno.

La nuova base legale prevede anche di includere le persone con una invalidità di grado lieve fra coloro che hanno diritto agli accrediti per compiti assistenziali dell'AVS. Potranno inoltre ottenere accrediti anche le persone che assistono i conviventi, a condizione che la coppia abbia vissuto in comunione domestica da almeno cinque anni.

La legge contempla un adeguamento del versamento dell'assegno per grandi invalidi e del supplemento per cure intensive dell'AI. Attualmente si perde il diritto appena il figlio minorenne viene ricoverato in ospedale. In futuro, ciò avverrà unicamente dopo aver trascorso un intero mese in cura.

Per quel che riguarda la normativa sulle prestazioni complementari (PC), le Camere hanno adeguato il tetto massimo per le pigioni introdotto con la più recente revisione al riguardo. In tal modo si vuole assicurare che le persone in situazione di handicap che convivono con i genitori o altri non debbano modificare la propria situazione abitativa o addirittura trasferirsi in un istituto per motivi finanziari.

Secondo gli ultimi dati dell'Ufficio federale di statistica, in Svizzera i famigliari che si occupano di parenti svolgono 80 milioni di ore all'anno non retribuite. Se questo impegno dovesse essere retribuito, Croce Rossa Svizzera stima che il conto ammonterebbe a 3,7 miliardi di franchi.

A causa dell'evoluzione demografica della società, la spesa per il lavoro infermieristico e assistenziale e quindi la pressione sui familiari continuerà ad aumentare nei prossimi anni. "A causa del continuo doppio fardello e dell'inadeguatezza delle misure di sostegno, c'è il pericolo che i familiari stessi si ammalino", secondo la CRS.