(ats) Dopo il Nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha accolto oggi una mozione che chiede il finanziamento mediante le prestazioni complementari delle forme di alloggio con assistenza al fine di ritardare o evitare l'entrata degli anziani in una casa di cura.

Attualmente, nella maggior parte dei casi il finanziamento previsto nell'attuale legislazione in materia di prestazioni complementari non è sufficiente per coprire i costi di un'adeguata forma di alloggio con assistenza. Per questo, molte persone soggiornano in un istituto anche se il loro bisogno di cure e assistenza è relativamente contenuto, quando invece potrebbero ancora vivere in una propria abitazione.

Gli alloggi adatti agli anziani e ai disabili consentono a chi vi abita di conservare mobilità e contatti sociali regolari; al contempo, le cure necessarie e la sicurezza vengono garantite meglio di quanto si possa fare presso l'abitazione originaria.

Per poter evitare o ritardare i soggiorni in casa di cura occorre quindi che la modifica di legge definisca un'offerta concepita in funzione delle esigenze, stabilendo anche le condizioni che le persone interessate sono tenute a soddisfare nonché i requisiti per i fornitori di forme di alloggio con assistenza.