(ats) Occorre rivalorizzare le professioni del settore sanitario per lottare contro la carenza di personale e per far fronte all'invecchiamento della popolazione. È l'opinione del Consiglio nazionale che ha approvato oggi - con 124 voti contro 68 - una revisione legislativa in risposta all'iniziativa "Per cure infermieristiche forti", che invece chiede di bocciare.

La proposta di modifica costituzionale - respinta con 107 voti contro 82 - domanda che la Confederazione e i Cantoni investano nella formazione infermieristica, migliorino le condizioni quadro (tra cui orario di lavoro, servizi di picchetto e possibilità di formazioni continue) e riconoscano a livello di legge l'autonomia di lavoro degli infermieri.

L'obiettivo del controprogetto è invece quello di lanciare una campagna di formazione per ovviare alla carenza di personale infermieristico. La Confederazione dovrà stanziare 469 milioni di franchi su otto anni per sostenere finanziariamente le scuole professionali superiori e specialistiche, nonché per l'attuazione di aiuti cantonali destinati agli studenti. Le proposte di ridurre questa somma a 368 milioni o 268 milioni sono state bocciate.

Il controprogetto mira anche ad aumentare l'attrattiva della professione grazie all'attribuzione di maggiori competenze. Gli infermieri potranno così farsi rimborsare le prestazioni direttamente dagli assicuratori malattie. I timori di PLR e UDC, secondo cui questa possibilità farà aumentare i costi del sistema sanitario, sono stati bocciati.