(ats) Non è necessario rafforzare i controlli sulla riscossione dell'Imposta federale diretta (IFD). È l'opinione del Consiglio degli Stati che ha tacitamente respinto oggi, per la seconda volta, un'iniziativa parlamentare della Commissione delle finanze del Nazionale.

L'imposizione e la riscossione dell'IFD è eseguita a scadenza annuale dai Cantoni su incarico della Confederazione. Ogni anno, tuttavia, si verificano errori, ad esempio a causa di un'errata applicazione delle norme fiscali, secondo la Camera del popolo.

I Cantoni dovrebbero, secondo il Nazionale, riscuotere l'IFD nel modo più uniforme possibile. Per i "senatori", invece, sono sufficienti le attuali possibilità di controllo, ha sottolineato nel suo intervento a nome della commissione Thomas Hefti (PLR/GL).

A suo avviso, inoltre, i Cantoni sono assai incentivati a tassare correttamente in considerazione del notevole aumento della quota di gettito loro spettante generata da questa imposta dopo l'entrata in vigore della riforma fiscale e del finanziamento dell'AVS.

Al voto finale, la Camera dei Cantoni ha respinto per la seconda volta di dare seguito a questa iniziativa parlamentare, ormai archiviata. Roberto Zanetti (PS/SO) ha sottolineato tuttavia che dopo lo scandalo di Autopostale ed altre aziende di trasporto, controlli più severi potrebbero rivelarsi utili.