Lo scopo della proroga dei termini è rafforzare ulteriormente la stabilità finanziaria. Per le banche di rilevanza sistemica (UBS, Credit Suisse, Raiffeisen, Postfinance e la Banca cantonale di Zurigo), tali strumenti sono un mezzo importante per soddisfare le esigenze prudenziali in materia di fondi propri, ha spiegato Céline Amaudruz (UDC/GE) a nome della commissione.
A medio termine, la questione sarà regolata con una più ampia riforma dell'imposta preventiva. Al riguardo si è già svolta una procedura di consultazione ma poiché il suo esito è controverso, la riforma non potrà entrare in vigore nel 2022. Per questo motivo il Consiglio federale ha chiesto al Parlamento di prolungare l'esenzione citata fino al 2026.
Il dossier passa agli Stati.