(ats) Le perdite subite a partire dal 2020 dalle imprese devono poter essere dedotte fiscalmente durante dieci anni, invece degli attuali sette. È quanto ritiene il Consiglio nazionale che ha approvato con 117 voti contro 59 e 8 astensioni una mozione della sua Commissioni dell'economia e dei tributi.

Per molte aziende e settori colpiti dalla pandemia si prospettano tempi più lunghi per la ripresa delle attività produttive, ha spiegato Céline Amaudruz (UDC/GE) a nome della commissione. La possibilità di compensare le perdite in tempi più lunghi può aiutare le società nella ripresa delle attività, qualora conseguano nuovamente degli utili.

L'atto parlamentare armonizza il termine con quello per la restituzione dei crediti Covid garantiti da fideiussioni. Vi sono infatti anche molte aziende in una situazione economica difficile che non hanno sollecitato crediti Covid; l'estensione del termine per riportare le perdite dovrebbe pertanto valere anche per queste ultime e quindi essere generalizzata, ha puntualizzato la ginevrina,

Per lo schieramento rosso-verde, la misura proposta non andrebbe a beneficio di chi ne ha veramente bisogno. Solo una parte delle aziende paga un'imposta sugli utili e non sono queste le società che necessitano di tale misura.

Anche il Consiglio federale era contrario alla mozione impostata in modo molto restrittivo. In caso di accettazione, sarebbe impossibile attuare soluzioni alternative, ha affermato il ministro delle finanze Ueli Maurer. "Ma misure sono necessarie", ha aggiunto.

Gli Stati devono ancora esprimersi.