Il Vodese ha criticato l'intesa risalente al 1983 e che prevede una aliquota del 4,5%. "Il Governo francese si è più volte tristemente distinto per non aver rispettato l'accordo sull'imposizione dei lavoratori frontalieri, segnatamente il termine di pagamento per il ristorno delle imposte", ha sostenuto Nicolet.
"L'argomento ci occupa da tanto tempo", ha ammesso il consigliere federale. Per quel che concerne i ritardi dei pagamenti, questi sono stati effettuati entro i termini nel 2019 e nel 2020, ha ricordato Maurer.
Per quanto riguarda la revisione dell'accordo, la Francia si è detta disponibile a colloqui nelle prossime settimane. La mozione Nicolet non è quindi necessaria, ha sostenuto il ministro delle finanze convincendo il plenum che l'ha respinta per 102 voti a 80.