(ats) Ruag Ammotec, divisione di Ruag che produce munizioni di piccolo calibro, non va venduta. Lo chiede il Consiglio nazionale con una mozione approvata con 110 voti contro 79. Per diventare effettiva, tale decisione deve ancora essere confermata dagli Stati che però nel giugno dello scorso anno avevano respinto con 28 voti a 16 un atto parlamentare con scopi analoghi.

Ruag Ammotec impiega oltre 2200 persone, di cui 380 a Thun (BE), ha ricordato David Zuberbühler (UDC/AR). Con la sua vendita, il Consiglio federale non solo si assume il rischio di dover sopprimere posti di lavoro in Svizzera, ma mette anche in pericolo la sicurezza dell'approvvigionamento in munizioni.

Benché già oggi si debbano importare elementi di munizioni, la capacità della Svizzera di fabbricarne costituisce un elemento fondamentale della capacità di difesa del nostro Paese. Con la vendita di RUAG Ammotec questa capacità di difesa verrebbe notevolmente indebolita, ha sottolineato Zuberbühler.

Quasi nessuno Stato oggi può rivendicare l'autosufficienza in questo settore, ha replicato il consigliere federale Ueli Maurer. La vendita di munizioni da parte di un Paese neutrale come la Svizzera può nuocere alla sua reputazione, ha aggiunto.

La vendita permetterà inoltre di finanziare la ristrutturazione di RUAG, attualmente in grave difficoltà. Non spetta al contribuente passare alla cassa, ha sostenuto, invano, Maurer.