(ats) Gli hotel situati lungo l'Arco alpino dovrebbero beneficiare di un programma di impulso limitato nel tempo per consentirne la ristrutturazione.

È quanto chiede una mozione di Hans Stöckli (PS/BE) adottata oggi dal Consiglio degli Stati per 28 voti a 17. Il Nazionale deve ancora esprimersi.

Il "senatore" bernese giustifica il suo atto parlamentare col fatto che diversi i proprietari degli alberghi di montagna non sempre dispongono del capitale proprio necessario per gli investimenti più urgenti oppure hanno difficoltà nell'ottenere un credito dalle banche.

Tali difficoltà potrebbero venir attenuate fornendo invece un sostegno finanziario: in questo modo, la Confederazione contribuirebbe anche al raggiungimento degli obiettivi energetici, sostenendo nel contempo il turismo nelle Alpi. Un finanziamento speciale per questi lavori sarebbe possibile solo se le strutture presentano un "business plan" realistico ed escludendo un cambio d'uso delle proprietà, precisa mozione.

Diversi deputati PLR hanno deplorato la formulazione ristretta del testo, e ciò nonostante il fatto che la commissione dell'economia abbia appena presentato una mozione che chiede un programma d'impulso per il turismo svizzero. Secondo Hans Wicki (PLR/NW), non è solo l'industria alberghiera di montagna ad essere in difficoltà.

La Confederazione sostiene già le strutture ricettive attraverso la Società svizzera di credito alberghiero (SCH), ha sottolineato il ministro dell'economia Guy Parmelin, contrario alla mozione. Oltre ai prestatori privati, questo organismo concede infatti prestiti a condizioni preferenziali.