La commissione preparatoria propone di mantenere sia la cosiddetta clausola di reimportazione sia il divieto del blocco di diffusione privato nella legge federale contro la concorrenza sleale. Per tenere conto delle preoccupazioni del Consiglio degli Stati, viene tuttavia proposta una nuova formulazione dell'articolo di legge che enumera le eccezioni in analogia con la direttiva UE.
La Camera del popolo di occuperà anche delle divergenze ancora presenti nel quadro della revisione della legge sui PF. La commissione propone che i Politecnici federali possano poter ricorrere davanti al Tribunale amministrativo federale (TAF) contro misure di sorveglianza imposte dal Consiglio dei PF. I "senatori" sono di opinione opposta.
La commissione mantiene pure la divergenza sulla nomina dei sette membri della Commissione dei ricorsi del PF, ritenendo che tale compito spetti al suo Consiglio, e non al governo, come invece preferirebbero gli Stati. Ha invece optato per seguire la Camera alta sul capitolo dedicato alla videosorveglianza.
Il Nazionale tratterà poi la mozione della "senatrice" Marina Carobbio (PS/TI) che chiede misure affinché in Svizzera siano formati più medici. La commissione propone, con 14 voti contro 10 e 1 astensione, di respingere la mozione ritenendo che provvedimenti sono già stati attuati.
Il Consiglio degli Stati (08.15-13.00) discuterà da parte sua della revisione urgente della Legge COVID-19. I "senatori" dovranno in particolare esprimersi sul sostegno alle imprese in difficoltà a causa del coronavirus che la commissione vuole più generoso di quanto proposto dal Consiglio federale. Previste anche disposizioni concernenti l'estensione del lavoro domenicale, il sostegno alle imprese radiotelevisive private e le campagne di test.
I consiglieri agli Stati discuteranno anche della prima aggiunta al preventivo 2021 della Confederazione, del pacchetto di misure di contenimento dei costi nell'assicurazione malattie, della modifica della legge sugli stupefacenti concernente i medicamenti a base di canapa e della Convenzione di sicurezza sociale conclusa con la Bosnia-Erzegovina.