(ats) L'uso dei pesticidi sarà soggetto a norme più severe, ma le Camere federali faticano a trovare un intesa sulla revisione legislativa voluta per proteggere meglio le acque e rispondere alle due iniziative popolari sulle quali il popolo si esprimerà in giugno. Oggi il Consiglio nazionale ha mantenuto una divergenza con gli Stati.

Il progetto vuole che rischi legati all'uso dei prodotti fitosanitari per l'essere umano, gli animali e l'ambiente siano ridotti del 50% entro il 2027. Mira anche a proteggere le acque di superficie, gli habitat semi-naturali e le fonti sotterranee usate come acqua potabile.

Con 98 voti a 96 e un'astensione, il Nazionale ha deciso di obbligare i cantoni a delimitare zone di estrazione delle acque d'interesse generale. Pur condividendo questa richiesta, gli Stati non vogliono includerla nel disegno di legge senza passare prima per una consultazione, un modo di procedere che anche il governo preferisce.

La Camera del popolo ha invece accettato, con 140 voti a 55, l'obbligo per contadini e i produttori di notificare concimi e mangimi, ma di escludere il foraggio grossolano. I Verdi avrebbero voluto estendere la necessità di segnalazione a tutti i mangimi e fertilizzanti, come proposto originariamente dal Nazionale. La loro richiesta è però stata respinta con un solo voto di scarto. L'UDC voleva invece cancellare l'articolo.

Il dossier torna agli Stati.