Nell'ultimo e terzo esame dell'oggetto, la CIP-S ha in linea di principio seguito il Consiglio nazionale in tutte e quattro le divergenze materiali ancora rimanenti, indicano oggi in una nota i servizi del Parlamento.
Riguardo all'ammontare dei contributi a partiti e comitati sottoposti all'obbligo di pubblicità, la commissione si è allineata senza voti contrari al Nazionale, secondo cui i contributi a partire da 15'000 franchi devono essere comunicati.
Con 7 voti contro 4 e 2 astensioni, la CIP-S ha inoltre approvato un altro importante punto per il comitato d'iniziativa: devono essere effettuati controlli a campione sulla correttezza dei dati soggetti all'obbligo di pubblicità, precisano ancora i servizi parlamentari.
Rimaneva una questione controversa, ovvero se l'obbligo di pubblicità fosse applicabile anche ai membri del Consiglio degli Stati. Dopo approfondita discussione e un chiarimento concernente i termini di comunicazione, la CIP-S ha approvato l'obbligo di pubblicità con 7 voti contro 6.
Infine, è rimasto incontestato il fatto che i partiti debbano anche comunicare quali contributi abbiano ricevuto dai loro membri eletti.
Durante la recente sessione primaverile delle Camere federali il Consiglio nazionale ha riesumato - con 113 voti contro 78 e 3 astenuti - il controprogetto indiretto all'"Iniziativa sulla trasparenza" affossato nell'autunno dello scorso anno dal plenum. Il dossier è quindi tornato alla competente commissione degli Stati per l'esame delle divergenze. Entrambe le camere sono d'accordo sul principio che il finanziamento della politica debba essere più trasparente.