(ats) Dal 3 al 5 maggio, il Consiglio nazionale terrà una sessione speciale per sbrigare alcuni dossier rimasti al palo complice la pandemia. Tra quelli più importanti spiccano la legge sui profili del Dna e l'iniziativa popolare volta a promuovere la donazione di organi.

La modifica della legge sui profili del Dna, approvata dalla commissione preparatoria, vuole mettere a disposizione nuovi metodi d'indagine su crimini. Concretamente, col suo progetto il Consiglio federale vuole fare in modo che dal Dna rinvenuto sul luogo di un crimine gli inquirenti possano risalire non più solo al sesso di una persona, ma anche ad altre caratteristiche fisiche visibili, come l'età, il colore degli occhi, dei capelli e della pelle nonché la discendenza biogeografica.

Il risultato delle analisi potrà essere utilizzato unicamente per le indagini riguardanti uno specifico caso e non verrà registrato nella banca dati sui profili genetici. Il metodo dovrà inoltre essere impiegato per far luce su reati puniti con una pena detentiva massima superiore a tre anni, come gli stupri o gli omicidi. Non vi si potrà far ricorso nel caso di delitti come il danneggiamento. La fenotipizzazione dovrà inoltre essere disposta dal pubblico ministero.

La modifica legislativa sancisce anche in modo esplicito la cosiddetta ricerca dei legami di parentela. Quando una traccia di Dna non troverà corrispondenza nella banca dati e tutti gli altri metodi investigativi saranno rimasti infruttuosi, la ricerca dei legami di parentela offrirà un'ulteriore possibilità per identificare la persona all'origine del materiale genetico recuperato.

Donazione di organi

Tra i temi in agenda figura anche l'iniziativa popolare ""Favorire la donazione di organi e salvare vite umane" che chiede di sancire nella Costituzione il modello del consenso presunto in senso stretto, allo scopo di aumentare il numero di donazioni. Attualmente, la donazione è considerata se la persona deceduta ha dato il suo consenso in vita.

Il Consiglio federale propone un controprogetto indiretto, in base al quale chi non intende donare i propri organi dopo la morte dovrà dichiararlo formalmente quando è ancora in vita. In mancanza di una dichiarazione, la facoltà di prendere una decisione ricadrà sugli stretti congiunti o una persona di fiducia.

La commissione preparatoria è favorevole a questa soluzione. Quest'ultima desidera però che venga menzionata esplicitamente nella legge la possibilità di acconsentire alla donazione di organi. Occorre anche stabilire in modo chiaro che la volontà del defunto è prioritaria rispetto a quella degli stretti congiunti. Se la decisione concernente la donazione di organi è stata affidata a una persona di fiducia, quest'ultima prende il posto dei famigliari.

Sapendo che il comitato all'origine della proposta di modifica costituzionale sarebbe disposto a ritirare la propria iniziativa qualora la soluzione del consenso presunto fosse inserita nella legge, la commissione proporrà al plenum (11 voti a 10 e 2 astensioni) di accogliere l'iniziativa popolare.

Insolvenza monitorata

L'agenda dei parlamentari prevede anche l'esame delle misure volte a tutelare maggiormente i clienti di una società assicurativa a rischio d'insolvenza.

Attualmente, l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari è obbligata a ordinare l'apertura di una procedura di fallimento non appena una compagnia di assicurazione si trova in difficoltà finanziarie. Il progetto istituisce una base giuridica per puntare alla riorganizzazione invece che alla liquidazione della società.

Più zucchero svizzero

Il Consiglio nazionale esaminerà anche il progetto di legge volto a promuovere lo zucchero fabbricato in Svizzera. La commissione preparatoria è favorevole a sostenere la produzione nostrana di questo dolcificante, soggetto alla forte concorrenza dell'UE. In particolare, va rafforzata la coltivazione biologica di barbabietole.

La commissione crede che il settore debba continuare ad essere sostenuto, altrimenti è probabile che la produzione diminuisca e che i due stabilimenti di Aarberg (BE) e Frauenfeld (TG) smettano di funzionare a pieno regime.

Trattati internazionali e referendum

All'ordine del giorno del parlamento figura il referendum obbligatorio sui trattati di natura costituzionale. L'idea di sottoporre a votazione obbligatoria gli accordi internazionali contenenti norme di rango costituzionale, o la cui attuazione richiede la modifica della Carta fondamentale, non piace però alla commissione preparatoria, che chiederà al plenum di non entrare in materia sul progetto.

L'autunno scorso, il Consiglio degli Stati aveva approvato una modifica della Costituzione federale in tal senso (articolo 140). La commissione del nazionale crede non sia possibile trovare una definizione soddisfacente dei trattati da sottoporre al referendum obbligatorio. Oltre a ciò, già ora l'Assemblea federale può chiedere il voto popolare per trattati di grande importanza.