Per trattare questo dossier, la Camera del popolo si è data tutto il tempo necessario: è prevista, come ieri, una seduta pomeridiana (fino alle 18.00).
L'iniziativa chiede di sancire nella Costituzione il modello del consenso presunto in senso stretto, allo scopo di aumentare il numero di donazioni. Attualmente, la donazione è considerata se la persona deceduta ha dato il suo consenso in vita.
Il controprogetto del Governo
Il Consiglio federale propone un controprogetto indiretto, in base al quale chi non intende donare i propri organi dopo la morte dovrà dichiararlo formalmente quando è ancora in vita. In mancanza di una dichiarazione, la facoltà di prendere una decisione ricadrà sugli stretti congiunti o una persona di fiducia.
La commissione preparatoria è favorevole a questa soluzione. Quest'ultima desidera però che venga menzionata esplicitamente nella legge la possibilità di acconsentire alla donazione di organi. Occorre anche stabilire in modo chiaro che la volontà del defunto è prioritaria rispetto a quella degli stretti congiunti. Se la decisione concernente la donazione di organi è stata affidata a una persona di fiducia, quest'ultima prende il posto dei famigliari.
Sapendo che il comitato all'origine della proposta di modifica costituzionale sarebbe disposto a ritirare la propria iniziativa qualora la soluzione del consenso presunto fosse inserita nella legge, la commissione proporrà al plenum (11 voti a 10 e 2 astensioni) di accogliere l'iniziativa popolare.