La riforma delle legge sull'esecuzione e fallimenti risponde a una precisa richiesta del parlamento. L'obiettivo? Migliorare l'applicazione del divieto di darsi ad un'attività commerciale, in particolare in caso di reati fallimentari.
La revisione si prefigge di evitare che le persone approfittino del fallimento di un'impresa per sottrarsi ai loro obblighi, scaricandoli sulle assicurazioni sociali. La legge attuale permette già di sanzionare gli abusi nel fallimento. Tuttavia, i creditori spesso si astengono dal perseguire gli abusi perché confrontati con ostacoli quasi insormontabili.
Beat Rieder (Centro/VS), parlando a nome della commissione, ha spiegato che ogni anno in Svizzera vengono aperte più di 15'000 procedure di fallimento. È difficile sapere quanti di questi siano abusivi, ma il fenomeno è noto da molto tempo e la necessità di agire è indiscussa, ha spiegato.
Le persone che approfittano della procedura fallimentare per scaricare su altri i propri debiti sovente istituiscono una nuova società riassumendo i vecchi collaboratori e ricomprando anche gli ex strumenti di lavoro, danneggiando i creditori e le assicurazioni sociali. Si tratta di un modo di agire che distorce la concorrenza.
La revisione ha lo scopo di migliorare l'applicazione dei divieti pronunciati a livello penale. Gli uffici del registro di commercio saranno informati del divieto di esercitare attività commerciali iscritto nel casellario giudiziale in modo che possano cancellare la persona colpita dal registro.
Il Consiglio degli Stati è favorevole al progetto del Consiglio federale, ma ha apportato alcune modifiche. Per quanto riguarda la possibilità attualmente offerta alle imprese di non sottoporsi alla revisione limitata dei loro conti (opting out), i senatori vorrebbero che la decisione di opting out fosse soggetta a rinnovo ogni due anni, al momento della presentazione dei conti annuali al registro di commercio.
Per ridurre ulteriormente i rischi di abusi saranno inoltre adottate misure preventive nel diritto delle obbligazioni e nel diritto dell'esecuzione e del fallimento. La popolazione avrà per esempio la possibilità di svolgere ricerche di persone nel registro di commercio. Il documento dovrà indicare chiaramente le funzioni che ognuno svolge in una data impresa.
Con 39 voti contro 5, il Consiglio degli Stati ha rifiutato di escludere i crediti di diritto pubblico, come le tasse o i premi di assicurazione obbligatoria, dalla procedura di fallimento. Ha anche aggiunto una disposizione che obbliga i funzionari fallimentari a segnalare i casi sospetti alle autorità penali. Il dossier va al Nazionale.
Sempre nel corso della discussione, i "senatori" hanno poi accolto all'unanimità una mozione che auspica alcune modifiche alla legge in materia di revisione sempre con l'obiettivo di prevenire gli abusi, pur garantendo che l'attività economica non sia eccessivamente ostacolata. Su questo aspetto, il Consiglio nazionale deve ancora esprimersi.
Il Consiglio degli Stati ha invece respinto tre mozioni del Consiglio nazionale volte ad impedire i fallimenti a catena. La legge contro l'uso improprio del fallimento soddisfa già questa richiesta, ha specificato in aula la consigliera federale Karin Keller-Sutter.