(ats) La produzione svizzera di zucchero, soggetta alla forte concorrenza dell'Ue, deve essere sostenuta con misure supplementari. Il Consiglio degli Stati ha deciso oggi, con 25 voti a 18, di entrare nel merito di un progetto in tal senso, già approvato dal Nazionale.

Da quando l'UE ha liberalizzato i volumi di produzione e abolito le restrizioni all'esportazione nel 2017, i prezzi dello zucchero sono calati, anche in Svizzera. Ciò ha indotto il Consiglio federale ad intervenire a sostegno della produzione indigena di barbabietole da zucchero.

A tale riguardo, il contributo federale è stato aumentato a 2100 franchi per ettaro, ossia 300 franchi in più, cui si aggiunge un dazio all'importazione di almeno 70 franchi per tonnellata di zucchero. Queste misure, stabilite in un'ordinanza, scadono quest'anno.

Nella sua sessione speciale di maggio, il Consiglio nazionale si era espresso affinché tale sostegno continuasse. A parere della Camera del popolo, il dazio minimo dev'essere incluso nella legge sull'agricoltura. E la coltivazione ecologica deve essere meglio sostenuta. I deputati vogliono mantenere i contributi per la barbabietola da zucchero a 2100 franchi e concedere 200 franchi supplementari per le colture ecologiche. Tale misura dovrebbe essere limitata fino al 2026.

Gli Stati si sono detti d'accordo con l'obiettivo generale della proposta. Il calo del numero di ettari coltivati con barbabietole da zucchero sta mettendo in seria difficoltà i due zuccherifici di Aarberg (BE) e Frauenfeld (TG), ha affermato Christian Levrat (PS/FR), aggiungendo che sono in gioco trecento posti di lavoro.

Il tutto ha anche un impatto sui produttori di cioccolato, biscotti e bibite dolci, che puntano a far valere la provenienza elvetica dei prodotti impiegati. Un argomento questo sottolineato in particolare da Hannes Germann (UDC/SH).

Anche Adèle Thorens Goumaz (Verdi/VD) ha sottolineato le difficoltà con le quali sono confrontati i produttori di barbabietole da zucchero. Il sostegno è oltremodo necessario in quanto devono rispettare requisiti sempre più severi in materia di pesticidi. Se rinunciamo al sostegno, avremo ancora più zucchero importato prodotto con pesticidi, ha rilevato Werner Salzmann (UDC/BE). Anche Olivier Français (PLR/VD) si è espresso a favore dell'entrata in materia.

Contraria invece una minoranza del PLR e dell'Alleanza del Centro. Ruedi Noser (PLR/ZH) si è chiesto perché la legge dovrebbe quantificare gli aiuti, ricordando che il prezzo dello zucchero si è gradualmente ripreso dal 2017. Secondo lui, tutte le richieste formulate nel progetto di revisione legislativa sono già state soddisfatte da ordinanze. Per Andrea Gmür (Centro/LU), non è giusto che solo un'industria riceva un trattamento preferenziale.

Secondo il consigliere federale Guy Parmelin la protezione tariffaria non è il modo giusto per salvaguardare il settore. Le importazioni stanno aumentando e il consumo interno sta diminuendo, ha affermato invano.

Il Consiglio degli Stati dovrebbe riprendere lunedì l'esame dettagliato del dossier. Il Consiglio nazionale propone di mantenere i contributi per la barbabietola da zucchero a 2100 franchi per ettaro e di concedere un supplemento di 200 franchi per le colture più verdi. La misura dovrebbe essere limitata fino al 2026.

Il Consiglio degli Stati ha anche tacitamente respinto una mozione che chiedeva di promuovere la coltivazione ecologica della barbabietola da zucchero nel sistema dei pagamenti diretti. Il Consiglio federale sta già lavorando in questo senso.