(ats) Via libera a 2,6 miliardi di franchi supplementari, destinati essenzialmente alla lotta al coronavirus, da iscrivere al budget 2021 della Confederazione. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale che ha anche ratificato il consuntivo 2020, chiusosi con un deficit record di 15,8 miliardi di franchi.

In sede di preventivo, la Confederazione aveva stimato un'eccedenza di 344 milioni. Il coronavirus ha però scompigliato le carte in tavola. Rispetto al 2019, le entrate ordinarie sono diminuite del 3,4%, che corrisponde approssimativamente al calo atteso del prodotto interno lordo nominale (-3,9%).

Nell'anno in esame le uscite effettive per contrastare la pandemia sono ammontate a 14,7 miliardi di franchi. In particolare spiccano i 10,8 miliardi versati a favore dell'indennità per lavoro ridotto e i 2,2 miliardi dell'indennità per perdita di guadagno a seguito della crisi del coronavirus, ha ricordato Jean-Paul Gschwind (Centro/JU) a nome della commissione.

Il debito causato dalla pandemia dovrebbe raggiungere i 30 miliardi di franchi e dovrà essere rimborsato in una forma o nell'altra, ha avvertito il ministro delle finanze Ueli Maurer. Non meno di sette mozioni sono state presentate per ridurlo. Il Consiglio federale intende presentare la sua soluzione nella seconda metà dell'anno. Spetterà poi al Parlamento decidere.

Preventivo 2021: ulteriori 2,6 miliardi

Approvato - senza voti contrari - il consuntivo, la camera ha iniziato l'esame della prima aggiunta al preventivo 2021, una parte consistente del quale sarà usata nella strategia di depistaggio.

Suddivisa in 11 crediti, include 1,1 miliardi miliardi di franchi per i test Covid, che porteranno l'ammontare complessivo versato dalla Confederazione a questo scopo a 2,4 miliardi. L'obiettivo è di condurre rapidamente l'offensiva in questo settore.

La strategia di depistaggio comporta compiti supplementari per i cantoni, ai quali saranno concessi 64 milioni per creare le infrastrutture necessarie. Altri 25 milioni di franchi e 9 milioni di franchi saranno destinati rispettivamente per il traffico turistico e interventi della protezione civile.

Altri crediti, per un totale di 30,8 milioni di franchi, non sono legati alla pandemia. Riguardano i programmi europei di navigazione satellitare (5,6 milioni di franchi), la perequazione finanziaria (5,2 milioni di franchi) e la navigazione in alto mare (3 milioni di franchi). Per il rinnovo completo e la modernizzazione informatica dell'Amministrazione federale delle dogane sono previsti 17 milioni di franchi.

Ulteriori crediti, anch'essi approvati all'unanimità, sono stati oggetto di richieste tardive da parte del Governo per complessivi 1,2 miliardi. Un pacchetto supplementare di 148 milioni di franchi sarà stanziato per finanziare il sostegno al settore culturale previsto dalla legge Covid-19. Altri 226 milioni saranno utilizzati per contribuire all'iniziativa comune della Commissione europea e del G20 per accelerare l'accesso agli strumenti di lotta contro il coronavirus. A questi vanno ad aggiungersi 600 milioni per l'acquisizione e lo sviluppo di farmaci per combattere il Covid-19 e per produrre vaccini.