Gli aspetti più importanti della modifica legislativa sono incontestati: i due rami del parlamento hanno infatti già stabilito di voler prorogare fino al 31 dicembre di quest'anno l'indennità di perdita di guadagno (IPG) e di abrogare il limite massimo - 115 milioni di franchi - fissato per i contributi a fondo perso a favore dello sport di squadra.
Il motivo? L'aiuto a certi settori, che potrebbero ancora essere limitati nelle loro attività a causa delle misure anti-Covid, non deve essere interrotto bruscamente. La legge prevedeva infatti la scadenza per la fine di giugno.
Quanto alla cultura, secondo la maggioranza non è giusto fare eccezioni per questo settore, specie nei riguardi di altri rami dell'economia che potrebbero venir toccati da ulteriori provvedimenti restrittivi a causa della pandemia.
Secondo il ministro delle finanze, Ueli Maurer, il governo intende finirla con la legislazione d'eccezione entro la fine dell'anno corrente. Qualora fosse necessario sostenere il settore culturale anche l'anno prossimo, si potrà intervenire seguendo la via legislativa usuale.
Su altre differenze, come la tenuta "a distanza" delle assemblee dei soci e la restituzione di parte degli aiuti da parte dei club sportivi professionisti che non ottemperassero alle regole sui salari, gli Stati si sono adeguati al Consiglio nazionale.
Il dossier ritorna alla Camera del popolo.