(ats) Lo scambio di informazioni - profili Dna e impronte digitali ad esempio -  tra le autorità di perseguimento penale elvetiche ed estere è sovente decisivo per contrastare il crimine. Per migliorare la collaborazione internazionale il Consiglio degli stati ha approvato oggi tre convenzioni intenzionali con l'UE e gli USA.

Grazie all'accordo di partecipazione al sistema europeo detto "Prüm", la polizia potrà accedere più rapidamente a informazioni rilevanti, quali profili del Dna, impronte digitali o dati sui veicoli e i loro detentori, tutte informazioni registrate nei sistemi d'informazione nazionali.

Quando rilevano tracce genetiche su un luogo di reato, le autorità inquirenti svizzere eseguono un primo confronto nella banca dati nazionale. Se non risulta alcuna corrispondenza, le autorità possono procedere a un confronto con le banche dati di altri Paesi.

Attualmente quest'ultima procedura risulta lunga e onerosa. Le richieste vanno infatti inviate mediante Interpol a ciascun singolo Stato. L'Accordo di partecipazione a Prüm consentirà di lanciare con un'unica richiesta un confronto automatizzato con le banche dati di tutti i Paesi dell'UE che aderiscono all'Accordo.

L'Accordo di partecipazione a Prüm non è uno sviluppo dell'acquis di Schengen. La partecipazione della Svizzera è quindi volontaria, ha precisato la relatrice commissionale Andrea Gmür-Schönenberger (Centro/LU). Tuttavia, a oggi quasi tutti gli Stati europei partecipano già allo scambio di profili del Dna, di impronte digitali e di dati sui veicoli per il tramite di "Prüm".

Protocollo Eurodac e migrazione

L'attuazione dell'Accordo di partecipazione a Prüm è il presupposto per l'entrata in vigore del Protocollo Eurodac. Quest'ultimo stabilisce che le autorità penali possano accedere alla banca dati in cui sono salvate le impronte digitali delle persone che hanno presentato una domanda d'asilo in uno Stato Dublino o che sono state arrestate nel tentativo di entrare illegalmente nello spazio Dublino. L'accesso a questa banca dati è autorizzato soltanto al fine di prevenire e individuare reati gravi e nei casi di sospetto terrorismo.

Scambio dati anche anche con Usa

Contemporaneamente all'attuazione tecnica della cooperazione Prüm è prevista l'entrata in vigore anche dell'Accordo PCSC (Cooperation in Preventing and Combating Serious Crime) concluso con gli Stati Uniti. Questa cooperazione approvata dal Consiglio federale nel 2012 persegue i medesimi obiettivi della cooperazione Prüm, pur limitandosi allo scambio di profili di DNA e di impronte digitali.