(ats) Dalla fine del 2016, i criminali stranieri dovrebbero essere espulsi dal Paese con maggior celerità. Tuttavia, l'applicazione di questo dispositivo stenta a decollare. Per questo, oggi il Consiglio nazionale ha approvato una mozione della sua commissione preparatoria per consentire espulsioni con decreto d'accusa per reati minori.

La mozione intende migliorare l'attuazione dell'espulsione obbligatoria in diversi punti. In primo luogo, i procuratori dovrebbero poter ordinare un'espulsione per decreto d'accusa se le condizioni sono soddisfatte, vale a dire per infrazioni minori, ma chiare. Tale sistema verrebbe applicato a persone senza permesso di dimora oppure ai cosiddetti turisti del crimine con pene detentive inferiori a 6 mesi.

In secondo luogo, la semplice minaccia di espulsione non dovrebbe più sfociare necessariamente in una difesa obbligatoria. In casi chiari, una difesa obbligatoria dev'essere esclusa in futuro.

In terzo luogo, il catalogo dei reati deve essere rivisto e, se necessario, precisato. I reati minori e le infrazioni come il furto devono essere espressamente esclusi dall'espulsione obbligatoria, soprattutto se commessi da giovani stranieri cresciuti in Svizzera. Ciò allo scopo di evitare una pena eccessivamente severa per i cosiddetti casi bagatella.

Il dossier va agli Stati.