Su un altro aspetto controverso del progetto il Nazionale aveva dovuto cedere agli Stati, decidendo di non iscrivere nella legge limiti all'offerta online della SSR (già nella concessione).
I due rami del Parlamento si sono già messi d'accordo per quanto riguarda il sostegno ai giornali con riduzioni sulla spedizione: 7 anni, come stabilito dalla camera dei Cantoni, invece di 5 anni come voleva il Nazionale e dei 10 anni del Consiglio federale.
Il dossier passa ora al Nazionale che dovrà votare sulla proposta della conferenza di conciliazione riguardante la quota parte del canone: si tratterà di una formalità. Va detto che alla Camera del popolo diversi oratori - UDC e PLR - scontenti dal progetto, hanno minacciato il referendum.